Un nuovo caso umano di aviaria preoccupa le autorità. CDC indagano sulla possibilità di latte contaminato e contagi asintomatici.
Un nuovo caso umano di aviaria è stato confermato negli Stati Uniti, precisamente nello Stato della Louisiana. Il paziente, residente nella parte meridionale dello Stato, ha sviluppato sintomi gravi che hanno reso necessario il ricovero in ospedale. La diagnosi è stata inizialmente individuata dal dipartimento della salute locale, ma i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno deciso di prendere in carico ulteriori indagini per confermare la presenza del virus H5N1.
Questa situazione non è isolata: negli ultimi mesi, sono stati riportati più di 60 casi umani di infezione da virus dell’aviaria negli Stati Uniti. Gli esperti, però, ritengono che il numero reale delle persone contagiate potrebbe essere molto più alto, soprattutto perché alcuni casi si sono verificati in lavoratori agricoli asintomatici.
Le cause dell’infezione di aviaria e l’ipotesi del latte contaminato
Secondo le prime informazioni disponibili, l’infezione è avvenuta in seguito al contatto diretto con volatili malati o morti, veicoli principali del virus H5N1. Questo pattern è stato osservato nella stragrande maggioranza dei casi, dove i contagi si sono verificati tra persone che si occupano della gestione di bovini, pollame o altri animali infetti.
Tuttavia, l’attenzione si sta ora spostando su un’altra possibile fonte di contagio: il latte contaminato. Recentemente, il dipartimento dell’agricoltura statunitense ha emesso un ordine federale per testare a livello nazionale il latte pastorizzato. Questa decisione è stata presa dopo che i CDC, durante controlli a campione, hanno rilevato la presenza del virus in alcuni lavoratori agricoli completamente asintomatici.
Controlli intensificati per contenere il virus
Il caso della Louisiana rappresenta un campanello d’allarme, non solo per l’emergere di sintomi gravi in una persona infetta, ma anche per la possibilità che il virus H5N1 si stia diffondendo senza sintomi evidenti. La presenza di lavoratori agricoli asintomatici suggerisce che il monitoraggio costante delle categorie a rischio sia fondamentale.
Gli esperti ribadiscono che il latte pastorizzato è generalmente sicuro grazie ai trattamenti termici, ma non si escludono ulteriori approfondimenti per garantire la sicurezza alimentare. Nel frattempo, le autorità sanitarie invitano chiunque lavori a contatto con animali a prendere tutte le precauzioni necessarie, come indossare dispositivi di protezione individuale.
L’evoluzione della situazione richiede vigilanza costante, poiché il virus dell’aviaria, benché non facilmente trasmissibile da uomo a uomo, continua a rappresentare un rischio sanitario globale.